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La sesta volta

Smazzata  306

Le prime 4 edizioni della Bermuda Bowl videro il trionfo della Squadra USA, un Paese che grazie agli innumerevoli bridgisti che poteva vantare, sembrava quasi imbattibile.

Ma, dalla V edizione in poi le cose cambiarono radicalmente, nel 1955 furono gli inglesi a portare la coppa al di qua dell'oceano, l'anno successivo toccò ai francesi e dal 1957 cominciò l'incredibile epopea del leggendario Vecchio Blue Team.

Gli azzurri, che con la inaspettata vittoria ai Campionati Europei avevano guadagnato il diritto a difendere la coppa, sbarcarono nella tana del lupo da semi sconosciuti e riportarono la più sonora vittoria della storia dei campionati battendo i campioni americani a New York per 10.150 punti (a quel tempo gli I.M.P.'s non erano ancora stati inventati).

A quella gli azzurri fecero seguire altre 9 vittorie consecutive stabilendo un record che ben difficilmente potrà essere eguagliato.

Si sono scritti fiumi d'inchiostro sulle vittorie del Blue Team perché è indubitabile che in una nazione che vantava un sparuto gruppetto di agonisti, la nascita contemporanea di quella decina di campioni che tanto onore portarono al nostro tricolore, fu un fatto davvero insolito.

Gli italiani giocavano benissimo e tuttavia non era in questo che erano superiori agli altri, era il peso di una licita più curata che marcava le loro vittorie.

Non si sa bene per quale motivo all'estero si ostinavano a trattare la licita come un fatto secondario a cui dare importanza relativa e gli azzurri, pur senza analizzare a fondo molti aspetti del gioco, facevano quel tanto di più che bastava a fare la differenza.

Dal campionato del 1963, sesta vittoria consecutiva degli azzurri, possiamo prendere ad esempio la 137ª smazzata.

 Le carte distribuite furono le seguenti:

Board 9

 K2

Dealer N

 AQT83
 AQ8
 T53
 JT943

 85
 J5  742
 T93  KJ7
 862  QJ974

EO in 2ª

 AQ76

Attacco = 8

 K96
 6542
 AK

Nella sala in cui le carte di NS toccarono agli americani, la licita si svolse così:

Ovest

(Pabis Ticci)

Nord (Schenken)

Est

(Belladonna)

Sud

(Leventritt)

-

1SA

P

4SA

Belladonna attaccò con la Dama di fiori e gli USA segnarono +460.

Tutta un'altra musica suonò nella sala dove gli orchestrali erano Forquet e Garozzo:

Ovest

(Jacoby)

Nord (Forquet)

Est

(Nail)

Sud

(Garozzo)

-

1

P

2

P 2 P 2
P 3SA P 4
P 4 P 4SA
P 5 P 6
P 6    

Come potete vedere, per quanto analizzata con gli occhi d'oggi lasci forse un po' a desiderare, la licita degli italiani era decisamente di un altro livello e bisogna rendere onore agli americani che licitando in quel modo, seppero contenere la sconfitta in soli 19 IMP's (294 a 313).

Lo zar vinse in mano l'attacco a picche, riscosse il Re di cuori e due fiori, si trasferì in mano con un secondo atout e tagliò la terza cartina di fiori con l'ultimo atout del morto. Poi quadri all'Asso, tutte le cuori e due picche lasciando l'ultima presa a quadri agli avversari.

+980 e 11IMP's guadagnati che, a 7 smazzate dalla fine, portarono il totale del vantaggio azzurro a 28 IMP's .

Questa smazzata che ha il suo par in +1440 per NS, con i suoi 16 atout permette di realizzare 16 prese (12 a cuori per NS, o anche a SA ma solo se è giocante Nord, e 4 a fiori o picche per EO).

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