La disputa |
Smazzata 106 |
La disputa tra i sostenitori dei sistemi naturali e dei sistemi artificiali, si protrae ormai da quasi un secolo senza che all'orizzonte sia possibile intravedere una qualche forma di accordo.
In proposito, sembra mandatorio che ogni teorico debba prima o poi esprimere un proprio parere.
Immodestamente lo farò anch'io, facendomi aiutare da una smazzata dell'edizione 2003 della Bermuda Bowl, che è stata giocata nella ormai famosa finale al cardiopalma che ha visto contrapposti americani ed italiani.
Su questo incredibile incontro, che ha avuto un finale che nemmeno il compianto Hitchcock avrebbe saputo ideare, si sono versati fiumi d'inchiostro.
In particolare, tantissimo si è scritto sull'ultima smazzata della finale che, senza dubbio resterà negli annali della storia del bridge, e che, a causa di una defaillance del nostro grande Lauria, ha decretato l'assegnazione della coppa alla squadra a stelle e strisce, per un solo misero IMP!
Ma a Montecarlo, immediatamente prima di questa famosa 128ª smazzata, ne è stata giocata un'altra, che non ha certo contribuito meno di quella a far restare la coppa oltre Oceano, e che ben si presta a parlare dell'annoso dilemma del quale si vuole trattare.
Di fatto prima delle ultime due smazzate, la situazione vedeva gli italiani in vantaggio per 303 a 281 e, a quel punto, nemmeno il più sfegatato dei supporters americani nutriva più grandi speranze sull'esito finale del confronto.
21 IMPs in due sole smazzate, rappresentano un distacco praticamente impossibile da recuperare, in particolar modo quando ai tavoli sono seduti gli 8 più forti giocatori del mondo!
Ma se il bridge rapisce così perdutamente, ci deve pur essere un qualche motivo!
Bene, ora fatemi il piacere di immedesimarvi nei protagonisti della Bermuda Bowl 2003, avete giocato 126 smazzate e ve ne mancano ancora due prima di terminare la vostra fatica; la prima di esse vi vede seduti in Est, contro avversari vulnerabili, a questo punto della dichiarazione:
Ovest |
Nord |
Est | Sud |
(Duboin) | (Rodwell) | (Bocchi) | (Meckstroth) |
- | - | - |
P |
1 | P | 2 | P |
2 | P | 2 | P |
3 | P | 3 | P |
3SA | P | ? |
1♠ = cinque più picche;
2♦ = forcing con le cuori;
2♥ = quattro più fiori;
2♠ = forcing di manche;
3♣ = 5picche e 4fiori;
3♦ = chiede ulteriori spiegazioni;
3SA = 5.1.3.4 o 5.0.4.4.
Questa è la vostra mano in Est:
AJ | |
AKJT9652 | |
J8 | |
7 |
Come avreste proseguito al posto di Norberto?
Il campione azzurro ritenne di dover fare un'altro piccolo sforzo e invitò lo slam dichiarando le cuori a salto.
Duboin prontamente passò imitato da tutti gli altri:
Ovest |
Nord |
Est | Sud |
(Duboin) | (Rodwell) | (Bocchi) | (Meckstroth) |
- | - | - |
P |
1 | P | 2 | P |
2 | P | 2 | P |
3 | P | 3 | P |
3SA | P | 5 |
Rodwell attaccò con l'Asso di quadri e rimasto in presa, proseguì a quadri per il Fante di Bocchi, che battute le teste di cuori mise in presa Meckstroth con la Dama di cuori.
Come avreste continuato al posto del grande Jeff? le sue carte erano queste qui:
AJ | |||
AKJT9652 | |||
J8 | |||
7 | |||
KT9 | |||
Q843 | |||
74 | |||
KJ95 |
Meckstroth aveva avuto dalla dichiarazione tutte le informazioni che gli servivano per non sbagliare, e di fatti, tornò velocemente con il 5♣ !
Questa era l'intera smazzata:
Board 127 |
765 |
Dealer S |
|||
7 | |||||
A9652 | |||||
8632 | |||||
Q8432 | AJ | ||||
- | AKJT9652 | ||||
KQT3 | J8 | ||||
AQT4 | 7 | ||||
NS in 2ª |
KT9 |
Attacco = A♦ |
|||
Q843 | |||||
74 | |||||
KJ95 |
Un altro qualsiasi ritorno di Jeff avrebbe regalato il contratto, mentre ora Norberto aveva di fronte a se, tre possibili scelte:
prendere con l'Asso di fiori e scartare il Fante di picche sul Re di quadri (scelta perdente, perché Jeff avrebbe tagliato)
prendere con l'Asso di fiori e fare l'impasse a picche (scelta perdente, perché il Re è in Sud)
fare l'impasse a fiori, per poi scartare immediatamente sull'Asso di fiori il Fante di picche (scelta vincente)
Purtroppo, Bocchi optò per la numero due e finì un down.
La grande precisione del sistema italiano si rivoltò contro i suoi autori, consentendo a Meckstroth un facile ritorno che altrimenti, sarebbe stato certamente meno agevole.
Nell'altra sala la dichiarazione andò così:
Hamman, che a quel tempo imponeva ai suoi partner di giocare i salti forti in sottocolore, scoraggiò immediatamente il forcing di manche a cuori di Soloway, che obbediente, abbandono la contesa in condizioni di grande sicurezza, segnando +420 dalla sua parte dello score.
Ora non state li a dirmi che un campione avrebbe potuto trovato comunque il ritorno fiori, anche se Bocchi e Duboin avessero dichiarato come gli americani, perché potrebbe anche essere, ma non è questo il punto.
Le troppe informazioni che si forniscono agli avversari con un sistema molto artificiale rendono assai facile il controgioco e questo è certamente un argomento a favore dei sistemi naturali che non so fino a che punto può essere compensato dalla possibilità di ritrovare dei contratti altrimenti non dichiarabili.
Il punto vero, però, è ancora un altro.
Un sistema altamente artificiale prevede per forza di cose che uno dei due dichiaranti (in genere il rispondente) interroghi, e che l'altro (in genere l'apertore), non debba far altro che rispondere diligentemente.
Questo comporta che la capacità di giudizio di uno dei due componenti la coppia, venga tagliata quasi completamente fuori dalla dichiarazione. E questo è un vantaggio che proprio non si può concedere agli avversari!!!
La capacità di giudizio di un grande campione è un bene talmente grande che non può certamente essere compensato da un qualsivoglia aumento della precisione dichiarativa.
Nella sequenza dichiarativa degli americani, Hamman ha avuto la possibilità di esprimere il suo giudizio, circa la impercorribilità della via che portava allo slam, già sotto il livello di manche (con il suo 3SA).
Paul Soloway, che il grande Bob lo conosceva fin troppo bene! si è guardato bene da metterne in forse la capacità di giudizio, e si è accontentato della manche a cuori.
Duboin, di fatto, non ha avuto le stesse possibilità godute da Hamman, egli ha dovuto limitarsi a fornire tutte le informazioni che il compagno gli chiedeva, e quando Bocchi ha giustamente considerato di dover chiamarlo ad esprimere un suo parere circa lo slam, ha dovuto farlo ad un livello che era ormai troppo alto.
Se mai dovessi avere la fortuna di giocare con Duboin anche un solo torneo, l'ultima cosa che vorrei, è quella di vederlo costretto a rispondere alle mie interrogazioni senza poter mettere a frutto la strabiliante capacità di giudizio di quel grandissimo campione che è!
Penso che, come spesso accade, la via più giusta stia nel mezzo. Utilizzare un certo numero di convenzioni che siano descrittive delle particolari caratteristiche della propria mano non inibisce la capacità di giudizio del compagno, ma anzi ne esalta la potenzialità.
Soloway aveva convenzionalmente licitato in sottocolore, ma la sua era una "convenzione naturale" così che Hamman ha potuto ben valutare il disvalore costituito dal suo void, pigiando forte sul freno.
Questa strana smazzata dove abbondano singoli e vuoti, ha il par in +450 per EO e con le sue 16 atout consente 16 prese (11 a cuori per EO e 5 a fiori per NS).
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