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Che Cosa è il Bridge 

 

È scientificamente dimostrato che il bridge aiuta le capacità deduttive, la memoria, il pensiero critico, la capacità di astrarre, le abilità sociali

È scientificamente dimostrato che il bridge preserva dalle malattie senili del cervello

Bill Gates in un'intervista ha dichiarato che "tutti i giovani dovrebbero cimentarsi a bridge, perché chi lo sa ben giocare sarà bravo anche in tutte le altre cose della vita" Il premio Nobel 2001 per l'economia George Akerlof ha dichiarato che il mondo è in crisi perché non si gioca abbastanza a bridge, ritenendo che questo gioco abbia un impatto profondamente positivo sulla personalità degli individui

 

Il BRIDGE è lo sport della mente

E' possibile praticare uno sport stando comodamente seduti?

Certamente si!

Basta imparare a giocare a Bridge.

Molti di noi dedicano grande attenzione alla cura del proprio corpo allo scopo di mantenerlo in perfetta forma onde conservare il più a lungo possibile un aspetto esteticamente gradevole.

Tutto ciò è senz’altro positivo, però, troppo spesso non viene dedicata altrettanta cura alla propria mente.

Ecco, il bridge può essere la palestra in cui mantenere giovane la mente il più a lungo possibile.

Questo gioco meraviglioso vi aiuterà a conservarvi sempre lucidi e attenti e, inoltre, lo farà facendovi divertire un mondo.

Ma che cos’è il Bridge?

Si potrebbe rispondere che il Bridge è un gioco di carte, ma sarebbe come dire che il Calcio è un gioco con la palla.

In realtà il bridge è molto di più, è un vero e proprio: “sport della mente”.

I suoi praticanti sono regolarmente tesserati alla Federazione Italiana Gioco Bridge che fa parte del CONI e che con i suoi circa 35.000 tesserati è una delle principali Federazioni della European Bridge League, che associa una quarantina di Paesi contando qualcosa come 380.000 tesserati e che, a sua volta, fa parte della World Bridge Federation, che il bridge, lo organizza a livello mondiale.

Di fatto, giocare a Bridge può diventare un’attività agonistica che può essere praticata sia a livello dilettantistico che professionistico.

Al mondo giocano il Bridge agonistico circa 650.000 tesserati, se però si includono nel conto i semplici appassionati, si può valutare che con il bridge si dilettino qualche decina di milioni di persone.

Il Bridge è anche una grande opportunità di socializzazione.

Partecipare agli innumerevoli Tornei locali, regionali, nazionali e sopranazionali, che giornalmente vengono organizzati in ogni parte del globo, accomuna persone di ogni ceto ed età che, dividendo la loro comune passione, passano insieme molte ore spensierate.

Infine, questo divertentissimo gioco-sport valorizza in particolare le innate doti di fantasia e creatività proprie del nostro popolo, tanto che gli atleti azzurri possono vantare un palmares veramente eccezionale che conta moltissimi successi ai Campionati del Mondo, alle Olimpiadi e in tutte le altre principali competizioni internazionali.

Se è vero che per diventare campioni, è molto meglio imparare questo gioco fin da ragazzi, è anche vero che, l’indimenticabile campione britannico Boris Shapiro, ha vinto il suo ultimo campionato del mondo di Categoria e la sua ultima Coppa d’Inghilterra nel 1998, alla veneranda età di 89 anni!!

Ma è davvero così difficile imparare a giocare a bridge?

Si e no.

Per imparare il gioco veramente bene occorrono anni, ma per mettersi seduti con altri tre amici e cominciare a divertirsi un mondo, basta frequentare poche lezioni di uno dei tanti Corsi che vengono organizzati un po’ ovunque.

Premessa

Imparare le prime mosse non è difficile.

Ci vogliono soltanto tre cose: 

a) un poco di pazienza; 

b) un poco di buona volontà; 

c) un poco di memoria.

Potrete quindi ben presto raggiungere il limite di conoscenza che vi permetterà di sedervi attorno ad un tavolo con altri tre amici per passare, tutti insieme, tante ore liete e spensierate.

Il bridge si basa su dei principi matematici ed è come una scala di valori ascendenti che va applicata razionalmente in rapporto alla forza ed alla distribuzione delle carte che si possiedono.

Avrete sentito dire che giocando a Bridge è sempre il compagno che ha torto e sono sempre gli altri che sbagliano!

Tutto questo non corrisponde al vero, tuttavia, se volete fare in modo di non essere mai quel compagno o quegli altri, dovete cercare di basare il vostro apprendimento su basi solide e sicure e su una crescita programmata, lenta ma continua.

Costruire sopra quello che si è già edificato è di fondamentale importanza per non veder prima o poi crollare il castello della propria conoscenza sotto il peso delle nuove nozioni, pertanto, prima di fare il passo successivo, assicuratevi di aver assimilato bene, al punto da ricordarlo per sempre, tutto quello che avete imparato fino a quel momento.

La Partita libera

La partita di bridge si gioca con due mazzi francesi di 52 carte ciascuno dal dorso di diverso colore (si tolgono i due jolly) e si chiama Partita Libera per distinguerla dal Bridge Duplicato e dal Bridge dei Tornei o, per meglio dire, dal Bridge di Gara.

Oltre alle carte, occorrono un tavolo possibilmente con un panno verde sopra, quattro sedie, uno score dove segnare i punti che può anche essere sostituito da un notes, una penna.

Non mettete sul tavolo i portacenere perché nei Circoli di Bridge il fumo è vietato e, quindi, tanto vale che vi abituate a giocare fin da subito senza questo sostegno chimico tanto dannoso per la salute.

La partita si svolge tra 4 giocatori che formano due coppie contrapposte, che prendono il nome di Linee.

Una delle due Linee prenderà l'appellativo di Nord-Sud (NS), l'altra quello di Est-Ovest (EO).

Un quinto giocatore può alternarsi a turno con uno dei quattro al termine di ogni partita, l'escluso seguirà lo svolgersi del gioco in qualità di osservatore ed in genere sarà il più bravo di quella partita.

Bridge di Gara: bidding boxes

 Chi alza la carta più alta sceglie il colore del dorso del mazzo con il quale vuole iniziare a giocare e sarà anche il primo mazziere, chi è seduto alla sua sinistra mischierà il mazzo e chi è seduto alla sua destra lo taglierà.

 Il mazziere distribuirà poi 13 carte per ognuno dei quattro giocatori, una per volta, partendo dal giocatore alla sua sinistra e procedendo verso destra; pertanto, la prima carta del mazzo spetterà all'avversario seduto alla sinistra del mazziere a cui toccherà invece l'ultima.

 Mentre il mazziere adempie al suo obbligo di distributore, il suo compagno mescola il secondo mazzo e lo pone alla sua destra, cosicché l'avversario lo trovi pronto alla fine della smazzata per farlo alzare all'ex mazziere. Continuando in questo modo, i due compagni di una stessa coppia, di volta in volta mescolano e tagliano il mazzo per uno degli avversari, e viceversa.

Bridge di Gara: boards

Ciascuno dei 4 giocatori apre le 13 carte che ha ricevuto in dotazione e senza farle vedere a nessuno degli altri tre, le dispone a ventaglio raggruppando i 4 semi ed alternandoli per colore per facilitarne la distinzione, quindi sistema le carte di ogni seme per valore decrescente.

Siamo finalmente giunti all'inizio della partita ed occorre cominciare ad imparare il valore gerarchico dei semi (impropriamente ma comunemente detti anche colori) e delle 13 carte di cui è costituito ognuno di essi.

Ognuno dei 4 semi è composto di 13 carte che hanno un valore gerarchico che rispetta la seguente scala decrescente:

ARDFT98765432

La lettera "T" rappresenta il dieci (dall'inglese Ten).

Negli schemi dei libri o in quelli stampati dai computer, la carta 10 viene anche spesso indicato anche con una "X" (dal simbolo del corrispondente numero romano).

In un mazzo di carte straniere il Re "R" viene di solito indicato con una "K" (King), la Dama "D" con una "Q" (Queen) e il Fante "F" con una "J" (Jack) o con una "V" (Valet).

Queste potrebbero essere le 13 carte di una mano ordinata secondo le suddette regole:

 

Il Bridge è un gioco di prese e ogni smazzata né mette a disposizione delle due Linee contendenti 13.

Ogni singola presa è costituita dall'insieme delle 4 carte che, una per ogni giocatore, vengono giocate progressivamente in senso antiorario.

L'obiettivo del gioco è di massima quello di assicurarsi il maggior numero di prese possibile.

Dato che le prese disponibili per ogni smazzata sono 13 è evidente che non può esistere pareggio, infatti, il risultato più equanime che si può conseguire è quello di 7 a 6.

Ogni seduta di Bridge consta di più partite; ogni partita è costituita da due manche e viene anche detta rubber; per realizzare una manche occorre totalizzare 100 punti, che si possono raggiungere sommando i punti conseguiti in una o più smazzate.

Per vincere un rubber è necessario aggiudicarsi due manches.

Bridge di Gara:

Cartellini Licitativi

 Ogni smazzata si compone di due fasi: la Dichiarazione o Licitazione ed il Gioco della Carta.

 Nella prima fase viene messo all'asta tra le due coppie un contratto che la Linea aggiudicataria deve cercare di mantenere nella seconda.

 I semi giocabili sono quattro ed ognuno di questi può acquistare il valore di atout (briscola) se uno dei giocatori lo avrà nominato durante la dichiarazione e se il contratto finale gli avrà assegnato la preferenza sugli altri tre.

 Se questo non avviene, nessun seme avrà prevalenza sugli altri (non esisterà briscola per quella smazzata).

 Nel primo caso si dice che il contratto si gioca a colore, nel secondo, che si gioca a senza atout.

 Vedremo più tardi come viene disputato il contratto e quando è conveniente aggiudicarselo, per il momento limitiamoci a seguire come si svolge la fase di gioco successiva.

 Il giocatore alla sinistra di chi si è aggiudicato il contratto apre le ostilità giocando una carta (carta d'attacco) con la quale spera di apportare il massimo del beneficio possibile alla sua Linea. Egli la gioca mettendola scoperta e bene in vista davanti a se, a turno gli altri tre giocatori, procedendo da sinistra a destra, giocano anch'essi una carta alla stessa maniera e sempre tenendo presente che finché dispongono di carte nel seme in gioco devono obbligatoriamente rispondere (cioè devono giocare una carta di quello stesso seme). Quando tutti e 4 i giocatori hanno giocato la loro prima carta è possibile determinare chi si è aggiudicato la presa esaminando quale dei 4 ha giocato la carta più alta. Lo scopo di ognuno dei 4 contendenti è quello di aggiudicare il massimo numero di prese alla propria Linea.

Per esempio se Ovest attacca giocando il 5 di picche, Nord lo supera con il 9, ed Est lo supera a sua volta con il Re, che carta deve giocare Sud tra le tre a sua disposizione per vincere questa presa?

  9  
5   R
  A86  

L'unica carta in grado di vincere la presa contro il Re è chiaramente l'Asso, che è anche quella di maggior valore nella scala gerarchica di ogni seme, ed è quindi evidente che se Sud vuole aggiudicare questa presa alla propria Linea, deve giocare l'Asso.

E quale carta giochereste tra le tre disponibili se seduti in Sud vedeste Ovest uscire con il 5, superato dalla Dama di Nord sulla quale Est fornisse il 2?

  D  
5   2
  A86  

Se avete giocato l'Asso siete caduti nel mio piccolo tranello, è vero che giocandolo vi aggiudichereste questa presa, ma a che servirebbe dato che la sta già vincendo il vostro compagno seduto in Nord con la Dama?

Dovete ricordare che lo scopo del gioco non è quello di assicurare prese a se stessi, ma, bensì, quello di assicurarle alla propria Linea, quindi con le carte di Sud è meglio giocare il 6 lasciando che sia il compagno a vincere questa presa e serbare le carte di valore più alto per tentare magari di vincerne altre più avanti. 

Ora che abbiamo capito come si vince una presa quando tutti rispondono nel seme, dobbiamo prendere in esame un'altra regola importante.

Quando l'attaccante ha giocato la prima carta della smazzata, il giocatore che lo segue deve stendere tutte e tredici le sue carte sul tavolo ben ordinate e raggruppate per seme e da questo momento fino alla fine della smazzata si limiterà a giocare le proprie carte (spostandole dall'insieme delle altre) secondo le indicazioni che gli verranno impartite dal suo compagno.

In gergo tecnico si dice che il giocatore muore (nel senso che prende il posto del morto) e che il suo compagno diviene il Dichiarante.

Da questo momento in poi, il Dichiarante giocherà la smazzata potendo vedere le sue carte (coperte) in congiunzione di quelle del Morto (che sono scoperte sul tavolo) e, i giocatori dell'altra Linea, diverranno i Difensori (o gli Opponenti).

Anche i due Difensori potranno vedere le carte scoperte dal Morto, tuttavia è abbastanza intuitivo che il Dichiarante potendo avere in evidenza l'intera forza della sua Linea ha un vantaggio su di loro che, specie nelle battute iniziali del gioco, potrà rilevarsi determinante.

Questo è il premio che spetta alla sua Linea per essere stata capace di aggiudicarsi il contratto disputato nella fase precedente.

Proseguendo nell'analisi delle regole del gioco c'è da dire che il giocatore che si aggiudica una presa che non sia l'ultima della smazzata, si aggiudica anche il diritto di riaprire il gioco giocando la carta di attacco della presa successiva.

Nel nostro ultimo esempio è quindi Nord che dopo aver vinto la presa di Dama, può giocare la prima carta della prossima presa scegliendola a piacere tra quelle rimaste nella sua mano (anzi per la verità Nord che è Morto si limiterà a muovere quella tra le rimanenti sue carte che Sud gli chiederà di giocare).

Ecco la situazione vista dal punto di osservazione del Difensore di destra (Est) dopo l'attacco iniziale di Ovest quando è Dichiarante Sud e Nord fa il Morto:

  A3

  RF4

  952

  DF963

 

 

 

 5

Se il contratto è stato aggiudicato a senza atout (SA), allora nessuna carta per quanto alta può far presa se il seme in gioco è diverso da quello delle carte alte possedute, questo vale anche se non si ha da rispondere al seme in gioco.

Pertanto, se nell'esempio precedente Nord passa il Fante di fiori e Est lo super con il Re, Sud pur se privo di carte di fiori non può prendere la presa né giocando uno dei suoi Assi, né in nessun altro modo, egli può solo limitarsi a scartare la cartina che per lui ha in prospettiva meno valore, rassegnandosi al fatto che questa presa è stata appannaggio della Linea avversaria ed in particolare di Est, che ora eserciterà il  diritto rinvenientegli dall'averla conseguita, giocando la prima carta della prossima presa. 

Tutto chiaro fin qui?

Forse no, ma del resto descrivere le regole di un gioco di carte è cosa assai ardua ed è per questo che io vi consiglio di iniziare a giocare facendovi aiutare da chi gia conosce le regole del Bridge.

Vi garantisco che dopo un'oretta di pratica, tutto questo mio straparlare comincerà a diventare assolutamente comprensibile e non vi procurerà grosse difficoltà.

E se il contratto è stato aggiudicato a colore cosa succede quando non si ha da rispondere nel seme in gioco?

Beh, in questo caso qualsiasi cartina per quanto piccola del colore di atout, grazie al privilegio di essere la briscola della smazzata, sarà in grado di vincere la presa anche se la Linea avversaria ha impegnato la carta dominante di quel seme.

Alla fine della smazzata si contano le prese che il Dichiarante è stato capace di conseguire e se esse sono uguali o superiori in numero a quelle che la sua Linea si era impegnata a fare, allora merita un premio che verrà conteggiato in punti secondo un certo criterio che vedremo più avanti, se al contrario le prese realizzate dal Dichiarante sono di meno di quelle che la sua Linea si era impegnata a conseguire, allora, con analogo criterio, gli verrà attribuita una penalità.

Non tutte le prese hanno lo stesso valore, quelle conseguite nel gioco a colore con atout fiori o quadri (che sono appunto per questo detti semi minori) valgono solo 20 punti ognuna a partire dalla settima, quelle conseguite nel gioco a colore con atout cuori o picche (detti appunto per questo semi maggiori o, anche, semi nobili) fruttano invece 30 punti per ogni presa oltre le sei obbligatorie. Infine nel gioco a senza atout, esiste una particolarità che assumerà grande importanza nel criterio di conteggio: la prima presa oltre la sesta vale 40 punti, tutte le successive ne fruttano invece 30.

Pertanto quando si dice che si è impegnati in un contratto di 3, significa che si dovranno conseguire nove prese (dette anche levée) giocando con cuori  come seme di atout e che alla fine del gioco se il contratto verrà rispettato al Dichiarante spetteranno 90 punti (30 per ogni presa oltre le 6 obbligatorie).

Dato che il minimo numero di prese per provocare una situazione di vantaggio per la propria Linea è 7, per convenzione chi per primo si espone nella Fase della Dichiarazione sa che deve fare obbligatoriamente le prime sei prese più una, giocando con il seme dichiarato come atout o giocando a SA se si sono dichiarati appunto i senza atout.

In altre parole, aprire la Licitazione dichiarando 1, significa obbligare la propria Linea all'impegno di dover conseguire 7 prese giocando la smazzata con quadri come atout.

Anche nella Fase della Dichiarazione i giocatori si esprimono a turno a cominciare da chi ha dato le carte e procedendo come di consueto in senso antiorario. Ogni giocatore quando è il suo turno di parlare ha due possibilità: dichiarare qualcosa che impegna la sua Linea ha conseguire un determinato numero di prese giocando a colore o a senza atout, oppure passare trasferendo il diritto di dichiarare al giocatore che lo segue.

Per superare la Dichiarazione fatta dal giocatore precedente, è necessario dichiarare un seme di rango superiore all'ultimo licitato impegnando lo stesso numero di prese, oppure dichiarare un qualsiasi altro contratto che preveda di conseguire un numero di prese superiori a quelle dell'ultimo impegno.

Il Rango dei colori espresso in senso ascendente è: fiori, quadri, cuori, picche, ci sono poi i SA che valgono più di ogni altro seme. Pertanto per superare la dichiarazione di 2 è sufficiente dichiarare un qualsiasi altro seme a livello di due, mentre per superare quella di 2 è indispensabile dichiarare 2SA o un qualsiasi altro seme a livello di tre.

I contratti possibili sono 35 e vanno dal più economico possibile, che è quello di 1, al più remunerativo che è quello di 7SA. 

Esistono inoltre altre due voci del Bridge che sono: contro e surcontro, con esse è possibile raddoppiare o quadruplicare il valore del contratto assunto dal Dichiarante.

Naturalmente se aumenta il valore del contratto in caso di mantenimento, alla stessa maniera aumentano anche le penalità in caso di non mantenimento.   

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