Home Page

Il declino

Smazzata  243

Correva l'anno 1983 ed il Vecchio Blue Team dopo aver tracciato la parabola più rifulgente dello sport azzurro di ogni tempo vincendo più di qualsiasi altra squadra in qualsiasi altro sport, aveva mestamente intrapreso la via del tramonto.

Alla Bermuda Bowl di quell'anno eravamo arrivati quasi miracolosamente guadagnando per il rotto della cuffia dopo una straordinaria rimonta, quel secondo posto dei Campionati Europei che dava il diritto a parteciparvi.

Altrettanto miracolosamente riuscimmo ad approdare alla finale contro gli avversari di sempre  e dopo un altalenarsi di sorpassi a tre smazzate dal termine ci trovavamo in vantaggio.

Quello stesso Belladonna che ci aveva regalato l'ultima Bowl nel 1975 chiamando e mantenendo un grande slam a fiori su un sorpasso e che è stato il più titolato dei campioni azzurri, si rese protagonista di un episodio che solo il completo smarrimento provocato da un'enorme stanchezza può dare.

Questa fu la smazzata maledetta:

Board 15

 74

Dealer S

 6
 AJT8
 QJ7643
 QT853

 AKJ962
 AJ54  K73
 5  KQ3
 KT2  8

NS in 2ª

 -  
 QT982
 97642
 A95

 

Sud

Ovest

(Garozzo)

Nord

Est

(Belladonna)

P

1

P

2SA

P

3

P 4SA
P 5 P

6

Benito Garozzo in Ovest, dopo la sua apertura minima, aveva negato ogni interesse per lo slam già con la ripetizione del colore di atout che faceva seguito ad una licita forzante e in gran fit eseguita da Giorgione, ma, quando sull'insistere del suo partner denunciò la presenza di un solo Asso, proprio non so cosa sia passato nella mente del suo leggendario dirimpettaio per volare a slam.

Doppio score ed addio al titolo, gli americani si ripresero con gli interessi quello che 8 anni prima la sfortuna aveva loro tolto.

Questa smazzata che vede il suo par in +450 per NS, conta 20 atout e consente 20 prese (11 a picche per EO e 9 a quadri per NS).

Indice Sequenziale Indice Tematico Successiva