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Il Piano di Gioco nei contratti a Colore

Il gioco a colore è molto più complesso di quello a senza atout e, del resto, non potrebbe essere diversamente visto che a tutte le problematiche proprie del gioco a SA, si sommano quelle indotte dalla gestione della briscola.

Per lungo tempo si è detto che nel gioco a SA vanno contate le vincenti, mentre, in quello a colore vanno, invece, contate le perdenti, questa affermazione, però, è inesatta.

Nel diagramma che segue la linea EO ha 4 perdenti (2 a picche, 1 a cuori e 1 a quadri) e, pur tuttavia, dopo aver preso l’attacco a picche sarà sufficiente non trovare i resti delle fiori divisi peggio di 5-3 (quasi l’80% di probabilità a favore), per far sparire una delle due perdenti di picche di Ovest sulla terza fiori e mettere in banca le 10 prese della manche a cuori:

 A32  654
 KT93  QJ542
 QJ2  K3
 K2  AQ3

Quello che conta di più nel gioco a colore è il Timing che il giocante deve osservare nel cercare di realizzare le prese previste dal proprio contratto prima di concedere agli avversari l’opportunità di batterlo incassando le vincenti di loro spettanza.

Nella smazzata appena incontrata, se il dichiarante una volta in presa con l’Asso di picche avesse stolidamente cercato di far saltare l’Asso di atout, sarebbe finito impietosamente down perché avrebbe sbagliato il Timing, consentendo agli opponenti di incassare le loro vincenti prima di aver ridotto il numero delle sue perdenti naturali.

La pianificazione del Timing  rappresenta uno dei temi dominanti del piano di gioco nei contratti ad atout, tanto che, tutte le tecniche che possono essere usate per creare delle prese aggiuntive, devono essere messe in pratica tenendo conto di questo fattore.

Il Piano di gioco  

Quando ci troviamo impegnati nel mantenimento di un qualsiasi contratto dobbiamo come prima cosa fare mentalmente un piano di gioco.

Farlo comporta la pianificazione delle proprie mosse dalla prima all'ultima carta. 

Questa elaborazione può richiedere un tempo abbastanza lungo che solitamente in competizione non è disponibile e che, solo con approssimazioni successive, si riuscirà a contenere secondo convenienza. É tanto importante prendere l'abitudine di fare un piano di gioco completo che, agli inizi quando questo vi risulterà spesso impossibile specialmente per i contratti di più basso livello che possono presentare un più alto numero di varianti, vi suggerisco di farlo in più riprese, limitando la pianificazione a tre o quattro mosse per volta.

Così facendo, trascurerete alcune delle cose che possono succedervi più avanti (soprattutto come conseguenza del verificarsi di eventi a priori poco probabili) e alle quali, se vi sarà ancora possibile farlo, tenterete di trovare rimedio più tardi. Questo metodo delle approssimazioni successive non funzionerà sempre ma vi farà perdere di meno.

Del resto, se vi andate a leggere l'articolo dedicato al piano di gioco nei contratti a SA, troverete più o meno le stesse parole.

In effetti, non è la filosofia del piano di gioco che cambia e per la verità anche le manovre di gioco (sorpassi, battuta degli onori …) nonchè i più complessi giochi di fine mano restano più o meno gli stessi, solo che tutto viene complicato dall’enorme potere che hanno gli atout e dalle alternative di gioco che si possono determinare utilizzandoli.  

La pianificazione delle operazioni

Quando stiamo affrontando un impegno con atout definita dobbiamo seguire mentalmente una serie di operazioni preliminari che costituiranno quella che chiameremo la scaletta del piano di gioco.

Questi preliminari ci porteranno a selezionare le prime mosse. In seguito, dopo ogni presa, dovremo iterare l’intero processo riconsiderando tutte le ipotesi in funzione di quello che si è verificato consumando la presa precedente.

1.   analisi dell’uscita avversaria

2.   ipotesi sulla forza di ogni lato

3.   ipotesi sulla distribuzione di ogni lato

4.   ipotesi sul lato anodino

5.   conta delle proprie vincenti immediate

6.   conta delle proprie perdenti immediate

7.   ipotesi di gioco per incrementare le proprie prese 

e/o per diminuire quelle degli avversari

8.   consumazione della presa corrente

La consumazione della presa corrente può a volte implicare la decisione circa il prendere o il lisciare, il lisciare è meno frequente che nei contratti a SA, ma, come vedremo meglio più avanti, farlo è a volte indispensabile anche nel gioco a colore.

Se decidiamo di prendere, effettueremo la nostra prossima mossa in base a quanto accaduto nella consumazione della presa corrente.

Se decidiamo di lisciare, aspetteremo la riuscita dell’avversario rimasto in presa per poi ripercorrere l'intera scaletta dal prima punto in funzione della sua continuazione.

In realtà ogni volta che l’avversario entra in presa e fa una nuova uscita, occorre ripercorrere velocemente la scaletta per valutare se quello che è accaduto nel frattempo, implica di dover apportare delle varianti al piano di gioco iniziale.  

L’analisi dell’uscita

Una volta stabilito che l’uscita dell’avversario prende il nome di attacco solo quando essa è la prima mossa della smazzata, prendiamo come esempio quello in apertura di questo articolo.

Esso si limita a dirvi che Sud ha anche la Dama di picche e che, di conseguenza, ha già mostrato di avere 1/3 della forza complessiva a disposizione della linea opponente (5 PO sui 15 calcolati sottraendo ai 40 del mazzo i 25 propri).

Non è molto, ma è già qualcosa, e dovrete ricordarvene fino alla fine della smazzata perché, molto spesso, questa prima informazione si rileverà poi determinante per arrivare alla completa lettura delle mani nascoste.

Altre volte l’attacco potrà dirvi molto di più.

Ad esempio:

 - Se, avete ricevuto un attacco neutro, aspettatevi di trovare diverse forchette nella mano dell’attaccante

- Se, avete ricevuto un attacco estremamente aggressivo, potete attribuire poco o niente all’attaccante

- Se, avete ricevuto l’attacco in atout, chi apre le ostilità pensa di impedirvi di impostare un gioco a tagli incrociati o, comunque, di fare  dei tagli produttivi dalla parte corta in atout. Tuttavia, se non sono ravvisabili intenzioni di questo tipo, allora, avete ricevuto un attacco neutro

- Se, avete ricevuto un attacco da corta, il vostro avversario vuole fare dei tagli (e allora aspettatevi che abbia delle cartine di atout)

- Se, avete ricevuto un attacco sotto onore, il vostro avversario vuole affrancarsi delle prese prima che voi possiate scartare le vostre perdenti

Si potrebbe proseguire con questa lista, tuttavia, già queste prime osservazioni dovrebbero essere state sufficienti per farvi rendere conto quante informazioni possa rivelare l’attacco di un buon difensore.

Se comincerete ad usare il metodo di mettervi nei suoi panni per cercare di subentrare nelle sue intenzioni, il vostro bridge migliorerà rapidamente.

L’analisi dell’attacco è talmente importante che spesso condizionerà in maniera decisiva la stesura del vostro piano di gioco.

Per ora, aggiungo un’ultima cosa soltanto, prendete l’abitudine di chiedervi a metà della smazzata quale sia stata la carta di attacco, se non ve la ricordate ogni volta (e intendo proprio tutte le volte!), la vostra barca di buon dichiarante ha una grave falla e dovete cominciare a lavorare pazientemente per turarla.

Il potere degli atout  

Gli atout hanno due grandi poteri.

Il primo è quello di impedire agli opponenti di incassare le loro vincenti immediate operando dei tagli di controllo

L'altro è quello di poter realizzare delle prese aggiuntive tagliando dalla parte corta (o, da una stessa parte, qualora la lunghezza dei propri atout sia pari tra mano e morto) e facendo così dei tagli produttivi, ossia, dei tagli che aumentano le prese vincenti a disposizione del proprio partito. Tuttavia, questi ultimi, comportano l'ulteriore preoccupazione che dello stesso potere, se ne possono avvalere gli opponenti.

Il vantaggio di giocare in atout risulterà tanto più grande quanto più sarà alto il numero degli atout presenti sulla propria linea, quanto più essi saranno solidi e, a volte, quanto più risulteranno equamente divisi tra la mano del giocante e quella del morto.

Determinante risulterà anche la presenza di eventuali brevità presenti sulla propria linea.

Salvo alcuni casi del tutto particolari (Moysian fit), il numero minimo degli atout necessarie per affrontare un contratto a colore deve essere pari a 8.

Tuttavia, un colore di atout diviso 5-3 tra mano e morto, non troppo spesso vi concederà l'opportunità di poter realizzare dei tagli produttivi, tanto è vero che, a volte, anche con un fit 5-3 in un nobile, sarà più conveniente giocare la manche a SA (che è di una presa più corta).

Se gli stesi 8 atout risulteranno, invece, divisi 4-4, allora, le probabilità di poter realizzare dei tagli produttivi cominceranno a prendere corpo e lo faranno ancor di più, quando il vostro colore di atout risulterà diviso 5-4.

La suddivisione 5-4 degli atout deve indurre ottimismo circa il risultato finale, le rare suddivisioni ancor più favorevoli (5-5, 6-5…) sono, ancora migliori anche se oggettivamente piuttosto rare.

Quando gli atout risultano a specchio (4-4) e a lato mancano delle corte, occorre, però, prudenza perché la situazione potrebbe voltare al peggio proprio per effetto della specularità delle carte presenti sulla vostra linea.

Quella che segue è la tabella dei Giustificativi  espressi in punti onori:

 Livello 

 SA 

 Colore 

1

22

17

2

23

19

3

25

22

4

27

25

5

30

27

6

32

31

7

34

34

Tabella dei Giustificativi

Essi hanno un valore meramente statistico e i contratti a colore per essere conseguiti con l’esatto loro giustificativo, devono prevedere almeno otto solidi atout equamente divisi sulla linea e almeno un paio tra corte (doubleton) e brevità (singoli o vuoti) nei colori laterali.

Nel diagramma di apertura la manche a cuori aveva un’ottima probabilità di riuscita con soli 25PO in linea (l’esatto giustificativo) ma erano presente 9 splendidi atout (solo l’Asso mancava all’appello) ben divisi tra mano e morto ed, inoltre, era presente anche un doubleton laterale.

I punteggi intermedi a quelli dei vari Giustificativi possono portare al mantenimento del contratto superiore o di quello inferiore al variare dei fattori che abbiamo fin qui analizzato.

Con 24PO potete realizzare la manche in nobile se avete nove bei atout divise 5-4 ed almeno una brevità laterale ben posizionata (cioè con di fronte solo cartine), ma, se avete un fit 4-4 ed assenza di brevità, difficilmente riuscirete a conseguire più di nove prese.

Nella Sezione Valutazione della Mano vedremo come correggere il valore dei PO per tener meglio conto del potere di taglio degli atout.

Nel seguito passeremo in rassegna le tecniche necessarie per mantenere gli impegni una volta che gli stessi sono stati assunti.

La battuta degli atout

La leggenda vuole che il fondo del Tamigi sia lastricato con le ossa dei giocatori suicidatisi per non aver battuto gli atout.

In effetti, se si è intrapreso un impegno a colore, si hanno un maggior numero di atout degli avversari e questo suggerisce di eliminare quelli nemici non appena possibile (per impedire alla difesa di effettuare dei tagli produttivi che aumentino le prese difensive a sua disposizione).

Questa tattica usata dal giocante è in genere valida perché anche dopo aver eliminato gli atout avversari, gliene rimarranno altri per poter portare a buon fine le manovre di gioco utili alla sua linea.

Tuttavia, dovreste aver ormai imparato che a bridge non esistono regole valide sempre, così che spesso non è possibile eliminare gli atout avversari senza dover cedere la presa, in particolare, questo avviene quando si hanno una o più atout fatalmente perdenti.

Nella smazzata di apertura, mancava l’Asso di atout e cedere la presa agli avversari per poi procedere alla eliminazione degli atout, si sarebbe rilevato esiziale perché, sfruttando il vantaggio dell’attacco, gli opponenti avevano ormai raddoppiato le loro due vincenti iniziali (promuovendo altre due vincenti a picche).

Perdete qualche minuto a riflettere sul fatto che se gli avversari avessero attaccato a fiori, la manche sarebbe stata pressoché imbattibile (si va down solo con le fiori divise peggio di 6-2), perché avreste potuto far saltare l’Asso di atout quando ancora quello di picche era a guardia del suo colore.

Perdete qualche altro minuto a considerare il grande valore degli Assi e cercate di capire perché tutti i giocatori esperti sostengono che nella scala di Milton Work questa carta è decisamente sottovalutata rispetto agli altri onori e anche perché quando avete carenza di Assi dovete essere estremamente prudenti in dichiarazione.

Riflettete, infine, sul fatto che, se vi mancano tutti gli Assi, potete anche possedere tutti i restanti 24PO del mazzo che, vuoti a parte, non potrete comunque realizzare più di 9 prese, e che questo rimane vero anche quando avrete 11 o 12 atout in linea!

Già nella semplicissima smazzata di apertura, per mantenere il contratto di 4♥ avete più o meno consciamente usato tre diverse tecniche di gioco:

1.     il differimento della battuta degli atout,

2.     lo scarto di perdente su vincente,

3.     il taglio di controllo.

Continuando a parlare degli atout, possiamo dire che per eliminare quelli degli avversari, vanno eseguite delle manovre che rispettino le leggi delle probabilità, proprio come si faceva per qualsiasi altro colore nel gioco a SA, tuttavia, in alcuni casi la loro eliminazione deve essere posticipata per evitare che gli avversari possano entrare in mano in un momento nel quale potrebbero riscuotere delle vincenti.

Se potenziate la smazzata di apertura cambiando il Re di atout con l’Asso:

 A32  654
 AT93  QJ542
 QJ2  K3
 K2  AQ3

dopo aver preso l’attacco picche con l’Asso, dovete evitare di correre l’alea del sorpasso al Re di atout prima di aver scartato una delle picche perdenti sulla terza fiori.

Ancora una volta l’eliminazione degli atout andrebbe differita per gli stessi identici motivi visti in precedenza e, poco importa se avete il 50% di probabilità di catturare il Re di atout, perché ne avete l’80% di trovare le fiori ben divise tanto da poter scartare una delle vostre picche perdenti.

Solo dopo aver attuato questa manovra di scarto di una perdente su una vincente, potete occuparvi del sorpasso in atout.

Nel gioco a SA si usavano gli onori di testa per fare delle prese, ma, nel gioco a colore, come abbiamo appena osservato, è anche possibile usarli per scartarci sopra delle perdenti della mano dirimpettaia in modo che, dopo averlo fatto, sia possibile controllare di taglio il colore nel quale ci si è liberati delle perdenti.

Gli atout sono le sentinelle dei vostri colori deboli e il momento in cui eliminarli sarà sempre uno dei punti focali del vostro piano di gioco.

Il conto delle vincenti e delle perdenti immediate

Contare le proprie vincenti immediate è un semplice compito aritmetico, quando esse sono sufficienti a mantenere il vostro contratto, incassatele e tanti saluti.

Quando sono insufficienti, allora dovete passate a contare le vostre perdenti

Il metodo migliore per farlo è quello di scegliere una mano di riferimento e contare le perdenti di quella mano che non risultano coperte dalle vincenti dell’altra.

La mano da prendere come riferimento è quella che ha gli atout più lunghi e, nel caso di atout equamente divisi tra mano e morto, quella che ha un maggior numero di punti onori (i Dieci entrano in questo computo solo quando  il conto degli altri onor è in pareggio).

Sulla linea di poco fa, la mano di riferimento era quella di Est (perché ha più atout dell’altra) 

Dovranno essere considerate perdenti tutte le carte della mano di riferimento che non sono vincenti e che non sono nemmeno tutelate da valori della mano opposta.

Nella linea appena incontrata, le perdenti della linea del giocante sono quattro (due a picche, una a cuori e una a quadri).

Tagli e surtagli

Coem già argomentato, i tagli (o i surtagli) effettuati con gli atout, possono essere suddivisi in due grandi famiglie:

Normalmente, i tagli di controllo vengono eseguiti dalla parte lunga in atout, ma può accadere che essi vengano anche fatti dalla parte corta senza che, per questo, si possano incrementare il numero delle prese a disposizione del proprio partito.

Questo è quanto è accaduto nella smazzata in apertura, abbiamo tagliato dalla parte corta in atout ed abbiamo così impedito che gli avversari riscuotessero quella presa a picche che ci avrebbe messo down, ma, con questo taglio non abbiamo creato prese aggiuntive per il nostro partito, dieci prese avevamo in partenza (una a picche, quattro a cuori, due a quadri e tre a fiori) e dieci prese abbiamo realizzato.

Detto in altro modo, non siamo riusciti ad aumentare le vincenti, però, siamo riusciti a diminuire le perdenti

Ogni qualvolta eseguiamo dei tagli senza aver completamente eliminato gli atout avversari, ci esponiamo al rischio di subire un surtaglio, perché potrebbe darsi che uno degli avversari risulti anch’esso privo di carte nel colore tagliato e sia in possesso di un atout superiore a quella con la quale abbiamo eseguito il taglio.

A volte, non potremo evitare di correre questa alea perché non potremo permetterci il lusso di tagliare con una atout alto, ma, in altri casi, potremo, invece, farlo e diventerà, allora, vitale fare attenzione a non fare false economie.

Nella smazzata di apertura la leggerezza di tagliare il ritorno a picche con un piccolo atout, potrebbe rivelarsi fatale per il dichiarante.

Per fortuna non sono solo i difensori che possono ricorrere al surtaglio per vanificare il controllo di taglio del giocante, egli stesso potrà a volte impostare dei giochi più o meno complessi basati sulla possibilità di surtagliare gli avversari.

Ci sono molti modi per sfruttare il potere di taglio degli atout, uno dei più frequenti è quello di effettuare dei tagli di controllo per affrancare di lunghezza una o più prese di un colore laterale che risulta dominato dagli avversari.

In questo modo attraverso dei tagli di controllo (cioè, di tagli di per sé stessi non produttori di prese) si arriva comunque ad incrementare il numero delle prese a disposizione, in altre parole, è possibile affermare che questi non sono tagli di controllo difensivi (cioè che si limitano ad impedire di incassare delle vincenti agli avversari), ma, bensì, sono tagli di controllo offensivi perché si prefiggono di produrre prese aggiuntive in altri colori.

Non sempre la possibilità di applicare questa tecnica di gioco è però così evidente:

 854  AK7
 AKJT92  Q8
 J63  A54
 7  65432

Siete in Ovest e siete impegnati nella manche a cuori dopo averla raggiunta nel silenzio degli avversari.

Siete parecchio al di sotto del giustificativo di manche e, anzi, disponete solo di quello necessario per mantenere un contratto di una presa più corto, nondimeno, le vostre splendide cuori seste meritavano un particolare apprezzamento; del resto, è risaputo che in zona le manche vanno rischiate maggiormente.

Ricevete l’attacco in atout e vi trovate a dover elaborare il vostro piano di gioco.

Potrebbe sembrare che l’attacco di Nord dica assai poco, ma, in realtà non è affatto così.

Considerato che la vostra dichiarazione aveva rivelato che il morto era corto in atout, Nord con il suo attacco non deve avere avuto tanto l’intenzione di togliervi la possibilità di fare dei tagli produttivi, quanto quella di cercare di non regalare niente.

In altre parole, quello di Nord sembra proprio un attacco neutro e, per questo motivo dovete cominciare ad accreditarlo del possesso di forcelle e di onori non protetti.

Dopo questo attacco, nella vostra mente devono cominciare ad affollarsi un certo numero di considerazioni tutte piuttosto interessanti:

Una volta elencato quello che Nord non può avere, potete per differenza, cominciare ad ipotizzare quelle che Nord ha buona probabilità di avere: una forcella a fiori, un onore di quadri, un onore di picche.

In effetti, questo insieme giustificherebbe appieno il suo attacco neutro in atout.

Del resto Nord attaccando in atout rischia di regalarvi un tempo di gioco ed un sorpasso gratis e, quindi, la sua uscita non è poi così neutra come potrebbe sembrare a prima vista e deve essergli apparsa come il male minore.

Se queste supposizioni sono corrette, allora, per differenza comincia a delinearsi anche la mano di Sud: un onore a quadri, uno a picche ed uno a fiori!

Capite ora, quante cose può rivelare un attacco che a prima vista potrebbe sembrare così poco pregno di significato?!

Ora, possiamo passare al terzo punto della scaletta, e vedere che deduzioni possiamo fare sulla distribuzione di Nord?

Una è quasi una certezza: Nord non ha singoli.

Potete fare altre ipotesi sulla distribuzione degli opponenti?

Beh, non è molto probabile che uno di loro possa avere un colore veramente importante (perché i tal caso avrebbe probabilmente avuto anche la forza per presentarlo in dichiarazione).

Procedendo nella scaletta del vostro piano di gioco, dopo aver, almeno per il  momento, escluso che ci sia un lato anodino sul quale orientare preferibilmente il vostro gioco, è finalmente arrivato il momento di contare le vostre vincenti immediate, ne avete 9 (6 a cuori, 2 a picche ed una a quadri).

Sembra proprio che abbiate esagerato in dichiarazione e che non ci sia verso di trovare la decima presa, siete d’accordo con questa analisi?

Spero che abbiate risposto di no!

In realtà esiste oltre il 62% di probabilità di affrancare la quinta fiori del morto (il che potrà avvenire quando i resti avversari sono divisi 4-3), ma, prima di tentare questa manovra di affrancamento, dovete verificare se avete un sufficiente numero di rientri al morto per condurla a buon termine.

Ricordate come si fa a sapere quanti rientri servono per affrancare un colore?

Ve ne serve uno in più, del numero delle volte che dovrete giocare il colore per affrancarlo.

Dato che il primo giro di fiori potete farlo partendo da dove volete, le volte che dovrete necessariamente muovere le fiori dal morto saranno tre, il quarto rientro vi servirà al termine della manovra di affrancamento per tornare al morto ed incassare la quinta fiori così faticosamente affrancata.

Avete 4 rientri al morto?

Si, a condizione di non eliminare subito gli atout; infatti, essi sono due a picche, uno a quadri, ed appunto, uno a cuori.

A questo punto non vi resta che pianificare attentamente il vostro timing:

1.     Prendete l’attacco con il 9 del morto

2.     Giocate una prima volta fiori

3.     Prendete il ritorno a cuori dell’avversario entrato in presa con la Dama del morto e nel farlo assicuratevi che gli atout siano divisi (3-2)

4.     Tagliate in mano la seconda fiori del morto

5.     Eliminate l’ultima atout avversaria

6.     Trasferitevi al morto con l’Asso di picche

7.     Tagliate in mano la terza fiori del morto e verificate che tutti rispondono (il che significa che il colore è diviso 4-3 e che la vostra manovra ha avuto successo)

8.     Tornate al morto con il Re di picche

9.     Tagliate in mano la quarta fiori del morto

10.   Rientrate una ultima volta al morto con l’Asso di quadri

11.   Incassate la quinta fiori ormai franca ed è fatta!

Le ultime due prese potete lasciarle agli avversari, assieme all’onore delle armi.

Avete sfruttato dei tagli di controllo per affrancare una presa di un colore laterale ma, nel farlo, siete anche ricorsi al differimento della eliminazione degli atout avversari anche se, stavolta, lo avete fatto per un motivo completamente diverso dal precedente: preservare un prezioso rientro al morto.

In altre parole, per mantenere questo contratto avete combinato due manovre di gioco diverse tra loro ed avete ottenuto un risultato così sinergico da farvi guadagnare il premio di manche disponendo dell’esatto giustificativo necessario per conseguire un impegno di una presa più corto!

La combinazione di più manovre di gioco finalizzate al raggiungimento di un risultato che si configura possibile in virtù delle deduzioni tratte da quanto è accaduto (o da quanto non è accaduto), è la chiave per il successo del gioco del giocante.

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