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Il Calcolo di Convenienza

Le decisioni prese al tavolo risultano tanto più felici quanto più è sviluppata nel giocatore la capacità di analizzare prima, e sintetizzare poi, le conclusioni tratte dagli indizi raccolti al tavolo. I principali tra questi sono:

Mentre, per i primi due punti è fondamentale l'allenamento (se sulla linea si hanno 27 PO e uno degli avversari ha contrato l'apertura, l'altro non dovrebbe possedere nessuno degli onori mancanti al proprio partito; se un avversario ha interferito dichiarando un seme nel quale abbiamo sulla linea 8 carte l'altro avversario in quel seme è singolo o chicane......), per il terzo punto, è utile corredare l'indispensabile esperienza al tavolo con lo studio degli algoritmi che riguardano le questioni del bridge.

In assenza di informazioni aggiuntive è necessario far precedere una decisione presa al tavolo dal così detto “Calcolo di Convenienza”, confrontando mentalmente la relazione esistente tra il possibile guadagno, la possibile perdita e la probabilità di verificarsi dell'evento sperato.

Ancora una volta, per poter arrivare a fare delle valutazioni accurate sarà necessario prima conoscere come funzionano le cose e poi, allenarsi fin quando i parametri di valutazione non diventano tanto familiari da far si che la loro applicazione non comporti alcun sforzo mentale.

Per verificare la convenienza di una determinata linea di gioco o di uno specifico passaggio licitativo si ricorre alla seguente disuguaglianza che deve risultare verificata per assicurare la convenienza della decisione che si sta per assumere:

P

          _______  <  p  

P + G

dove:

P = possibile perdita nel caso sfavorevole

G = possibile guadagno nel caso favorevole

p = probabilità unitaria di riuscita dell'evento in questione

 

  Qui di seguito, il calcolo delle soglie di convenienza viene applicato all'assunzione dei contratti di slam per verificare quante probabilità di riuscita deve avere ognuno dei possibili contratti di slam affinché risulti giustificata l'alea della sua assunzione.

 

PICCOLI  SLAM

in minore in nobile a senza
P 450 700 500 750 510 760
G 500 750 500 750 500 750
p

0.47

0.48 0.50 0.50 0.50 0.50

 

 

GRANDI  SLAM

in minore in nobile a senza
P 970 1470 1030 1530 1040 1540
G 500 750 500 750 500 750
p

0.66

0.66 0.67 0.67 0.67 0.67

Se ne deduce che un qualsiasi piccolo slam può essere assunto se rappresenta una scommessa alla pari (cioè al 50 %), mentre, per assumere convenientemente quella di un grande slam si devono avere tra il 66% ed il 68% di probabilità a favore.

Per incontri di duplicato, si devono sostituire i valori relativi a Perdita e Guadagno con i corrispondenti valori espressi in IMP's (International Match Point). Con essi i valori di convenienza risultano così modificati:

 

PICCOLI  SLAM

GRANDI SLAM

in minore altri in minore altri 
P 10 12 11 13 14 16 14 17
G 11 13 11 13 11 13 11 13
p 0.47 0.48 0.50 0.50 0.56 0.55 0.56 0.57

Lasciando sostanzialmente invariata la situazione per i contratti di piccolo slam e aumentando, invece, notevolmente la fattibilità dei grandi slam.

Come si vede, questi ultimi, dovrebbero essere impegnati assai più spesso di quanto la maggior parte dei giocatori sia usa fare.

La desuetudine a dichiarare contratti di 13 prese con probabilità relativamente ridotte a proprio favore è legata proprio al fatto che la maggior parte dei giocatori di duplicato non ama rischiarli e che conseguentemente non assumerli porta generalmente ad una situazione di parità dello score.

Tutto ciò,  aumenta la possibilità di lucrare un buono score dichiarando un grande slam quando le probabilità involute sono sufficienti per farlo.

La tendenza a non impegnarsi in contratti di grande slam senza una alta probabilità di riuscita a proprio favore deriva dalle abitudini dei giocatori di partita libera (Rubber Bridge) che, alle origini del gioco moderno, furono i primi esperti e coloro che insegnarono le regole di comportamento, senza curarsi troppo di analizzare se queste andavano modificate per adattarle al bridge competitivo.

È, infatti, abbastanza evidente che in partita libera, quando si ha la fortuna di essere certi di potersi assicurare un buon gruzzolo impegnando un piccolo slam, non c'è motivo di rischiarlo per avventurarsi in un grande slam della cui riuscita non si è molto sicuri.

L'obiettivo della partita libera è, infatti, quello di vincere dei soldi e questo prevale sulla ricerca del gioco statisticamente più conveniente.

Al contrario, nel bridge agonistico, solo perseguendo in ogni occasione il gioco probabilisticamente più conveniente si può sperare di conseguire dei risultati positivi con una certa continuità.  

 

  Infine, vengono di seguito fornito le soglie di convenienza per determinare l'opportunità di assumere i vari contratti di manche:

 

MANCHE

in minore in nobile a senza
P 180 230 190 240 170 220
G 250 450 250 450 250 450
p 0.42 0.34 0.43 0.35 0.40 0.33

dalla tabellina riassuntiva che precede, si può facilmente evincere che le manche in prima devono essere assunte con maggior prudenza (valutando circa un 40% di probabilità di riuscita a proprio favore) rispetto a quelle in zona che possono essere maggiormente rischiate (anche con poco più di una probabilità su tre a favore della loro riuscita).

Ecco la stessa tabella riproposta con i punteggi tradotti in IMP's che, stavolta, richiedono maggior cautela:

 

MANCHE

in minore in nobile a senza
P 5 6 5 6 5 6
G 6 10 6 10 6 10
p 0.45 0.37 0.45 0.37 0.45 0.37

 

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