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 Willard S.  KARN

 

 Nato nel 1898 e spentosi prematuramente nel 1950, Willard S. Karn è stato uno dei pochi giocatori che sono riusciti a primeggiare senza abbracciare il professionismo.

 Willard imparò il Bridge durante il servizio nella Royal Flying Corps dove dimostrò le sue doti di provetto pilota diventando, in soli tre anni, capitano e istruttore pilota. In questo periodo (1915-1918) acquistò notorietà per aver compiuto l'impresa di un volo sotto le cascate del Niagara senza riportare alcun danno.

 Stella del tennis che dovette abbandonare per un infortunio, Willard si dedicò al Bridge diventando uno dei famosi "Four Horsemen" che con Hal Sims, Oswald Jacoby e David Burnstine vinsero, nelle sale da bridge dei primi anni '30, praticamente tutto quello che c'era da vincere.

 Tra i suoi 6 NABC ricordiamo la Vanderbilt del 1931 e 1932.

 Funzionario della May Oil Burner Corporation viveva a New York e arraffava una gran quantità di titoli nelle poche gare che riusciva a disputare nel tempo lasciatogli libero dalla sua attività professionale.

 Incredibilmente versatile al tavolo da gioco fu, tra l'altro, il primo Campione Individuale della storia del Bridge.

 

Born in 1898 and who died prematurely in 1950, Willard S. Karn was one of the few players who managed to excel without embracing professionalism.

Willard Bridge learned while serving in the Royal Flying Corps where he showed his skills as a pilot to become proficient in just three years, captain and instructor pilot. In this period (1915-1918) gained notoriety for having made ​​a flight in the company of Niagara Falls without suffering any damage.

Tennis star who had to leave due to injury, Willard Bridge dedicated himself to becoming one of the famous "Four Horsemen" that Hal Sims, Oswald Jacoby and David Burnstine won, salt bridge in the early '30s, virtually all that there 'was to win.

Among his 6 NABC we remember two consecutive Vanderbilt (1931/32).

May Oil Burner Corporation official of living in New York and seize a large quantity of victories in the few races that could play in the leisure hours of his professional activity.

Incredibly versatile at the table was, among other things, the first individual champion of the history of the Bridge.

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