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Falsa Compressione e Segnali Prismatici

Il Gioco di Compressione è tra i giochi di fine mano quello più difficile da studiare e da applicare.

Se tralasciamo le più semplici forme di compressione (che sono un po’ alla portata di tutti), le numerose e complesse varianti di questa manovra ne fanno più un argomento per analisti a doppio morto (cioè, a carte viste) che per bridgisti (a meno che questi ultimi non siano dei veri e propri fuoriclasse).

Tuttavia, i giocatori di qualsiasi levatura non dovrebbero mai evitare di sottoporre i difensori al timore di essere compressi.

Infatti, a volte, questa minaccia è sufficiente per provocare degli errori difensivi anche laddove la compressione vera e propria non risulta applicabile.

Infine, a volte, l‘eventualità di una vera compressione si può cumulare a quella di una, invece, solo apparente.

Supponete di essere impegnati in Sud nello slam a quadri:

 J32
 K32
 A43
 K652

 4
 AQ4
 KQJT2
 AQ43

Ovest attacca con il Re di picche e prosegue con la Dama che voi tagliate in mano.

Ora, dovreste riscuotere prima gli atout e, poi, le tre teste di cuori, senza liberarvi del Fante di picche del morto che costituisce la minaccia verso l’Asso del colore.

Ecco la situazione a 4 carte dalla fine:

 J32
 K32
 A43
 K652

 4
 AQ4
 KQJT2
 AQ43

A questo punto, se le fiori erano regolarmente divise 3-3, non dovete fare altro che incassare il colore, scartando il Fante di picche sull’ultima fiori della mano.

Ma, se i resti delle fiori erano, invece, divisi 4-2, si possono essere prodotte due diverse eventualità:

a.      chi aveva la quarta di fiori, aveva anche l’Asso di picche (vera compressione);

b.      l’Asso di picche era in Est, ma Ovest aveva entrambe le quarte di fiori e di cuori (falsa compressione).

Nella prima ipotesi (a):

 AKQ

 75
 T987
 JT98

Ovest, all'ottavo giro è compresso perché non può scartare l’Asso di picche senza rendere franco il Fante del morto e, allora, deve liberarsi di una fiori rendendo franco la 4ª carta di Sud. Lo stesso sarebbe capitato ad Est se avesse avuto le stesse carte.

Nella seconda ipotesi (b):

 KQ8

 JT87
 75
 JT98

La compressione non può funzionare perché i difensori possono spartirsi i compiti affidando la retta del colore di picche ad Est e quella della quarta di fiori ad Ovest, tuttavia, al sesto giro di gioco, Ovest deve scartare e si vede costretto a decidere quale delle due quarte deve abbandonare perché non sa, se l'apertore ha una delle sue quarte e, nel caso, quale essa sia.

La compressione è falsa in quanto le carte dei difensori non sono posizionate imparabilmente come nel caso procedente e, di fatto, se Ovest indovina lo scarto e abbandona una cuori (50%) il dichiarante finirà down.

I difensori possono aiutarsi ad evitare le false compressioni ma, per riuscirci, devono mettere a punto delle tecniche di segnalazione piuttosto sofisticate. Una di queste prende il nome di prismatica.

I Segnali Prismatici sono stati ideati dal teorico norvegese Helge Vinje e possono essere applicati in varie situazioni tra le quali la più semplice si produce rispondendo alla battuta degli atout.

Vinje, suggerisce di usare il conto in atout per segnalare la parità della propria mano.

Infatti, le mani di bridge possono avere due sole configurazioni:

1ª -     tre colori formati da un numero di carte pari = Mano Dispari (o, viceversa, se lo preferite)

2ª -     tre colori formati da un numero di carte dispari = Mano Pari (o, viceversa, se lo preferite)

Il segnale di conto inviato rispondendo alla battuta degli atout indica questa parità.

Nel nostro ultimo esempio, se le carte dei due difensori fossero state le seguenti le seguenti:

 KQ8  AT9765
 JT87  965
 75  986
 JT98  7

Ovest ha una mano dispari (cioè, con un solo colore composto da un numero di carte dispari) e deve, per questo, inviare l'eco in atout  rispondendo alla battuta delle quadri a salire (prima il 5, poi il 7).

Est, al contrario, ha una mano pari (cioè, con un solo colore composta da un numero di carte pari) e deve, per questo, inviare l'eco in atout rispondendo in atout a scendere (prima il 9, poi il 6).

A questo punto Ovest, che ha potuto vedere il segnale prismatico del suo compagno, sa che ha una mano pari.

Ovest, sa anche fin dall’attacco iniziale, che Est ha sei carte di picche (visto che Sud ha tagliato il secondo giro del colore) e, può, allora, dedurre facilmente, che i suoi rimanenti tre colori sono tutti e tre formati da un numero di carte dispari.

Il resto è facile perché, sia che Est abbia 5 carte di cuori, sia che ne abbia soltanto 3, è sufficiente guardare il morto e saper contare fino a 13 per capire che la minaccia non può arrivare da questo colore.

Per la verità Est potrebbe essere singolo di cuori, ma, in un tal caso, Sud avrebbe una 5-5 minore e questa circostanza sarebbe quasi certamente stata rivelata dalla licita.

Il tutto è alquanto faticoso lo ammetto e, nondimeno, non pensate che sia ancora più faticoso provare ad indovinare quale quarta abbandonare e magari  sbagliarla regalando uno slam al giocante ?!

Il segnale prismatico può essere inviato anche nel gioco a SA quando il giocante sta incassando una sua lunga.

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