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La Regola del 12 (in difesa)

La notorietà della Regola del 12 che risale agli antichi tempi del Whist, viene attribuita alla coppia di giocatori svedesi Sven Welith e Seth Wenneberg che furono i primi a rispolverarla nell'ambito del Bridge Contratto.

In particolare Sven Welith che è scomparso nel 2001, è stato un giornalista specializzata molto noto in Svezia che ha scritto libri piuttosto interessanti.

Ai miei lettori che non conoscessero ancora la Regola dell'11, suggerisco di andarsela a studiare prima di proseguire nella lettura di questo articolo.

Sento dire spesso che non è bene usare la Regola dell'11 perché delle sue indicazioni se ne può avvalere anche il giocante, pur se questo argomento è incontestabile, assai poco sento dire sul fatto che, specie nel gioco a SA,  è meglio usare la Regola del 12.

Per convincercene, proviamo ad esaminare alcune situazioni nemmeno troppo rare.

1º caso)

 gli avversari hanno aperto di 1SA ed hanno chiuso immediatamente a 3SA, il vostro partner esordisce con il 2 di cuori, cosa pensate di fare?

 

JT3

 
2   A865
 

?

 

Beh, se avete adottato la Regola dell'11, conterete  11 - 2 = 9  e  9 - 7 = 2 , ne dedurrete che il giocante ha due sole carte di cuori e che dovete precipitarvi sull'Asso per continuare nel colore.

Tuttavia, a volte, il partner per la particolare conformazione della sua mano o per deduzioni tratte da una licita un po' meno ermetica di quella qui proposta, può ritrovarsi costretto a fare un attacco insolito sotto un grosso onore terzo e il vostro controgioco può aver avuto l'effetto di sterilizzare la vostra quarta:

 

JT3

 
K72   A865
 

Q94

 

l'attaccante per non bloccarsi in mano, vincerà con il Re e proseguirà nel colore con il risultato che, se in Est non avete rientri, non incasserete mai la quarta presa di cuori che, magari, era proprio quella del down.

Ora, riproviamo con la Regola del 12 che prevede di attaccare con la 3ª carta e non con la 4ª, usando come numero fisso il 12, anziché,  l'11.

Est conterà:   12 - 2 = 10  e  10 - 7 = 3 , deducendone che, se il partner non ha attaccato di "2" da "KQ2" (in tal caso potete alzarvi dicendo di dover andare in bagno  per chiamare la neuro), allora, ha attaccato in busso e quindi sotto un onore terzo.

Pertanto, sembrano ancora possibile una di queste due situazioni:

 

JT3

 
Kx2   A865
 

Qxx

 

 

 

JT3

 
Qx2   A865
 

Kxx

 

con la seconda che si può escludere perché al giocante sarebbe bastato inserire un onore del morto per costringervi a passare l'Asso bloccndo il colore (lisciando poi il vostro ritorno).

Est può dedurre che solo il primo schema può essere accreditato di veridicità e può stare tranquillamente basso, assicurandosi tre prese nel colore (se poi le carte si rivelassero quelle del secondo schema, la telefonata potrebbe partire anche per il giocante).

Ricapitolando, quando il partner attacca sotto un onore terzo la Regola del 12 permettere di leggere la situazione, mentre,  quella dell'11, no.

2º caso)

La differenza a favore della Regola del 12 si fa ancora più rilevante se si pensa che, per definizione, la 3ª carta del colore di attacco è più alta della 4ª.

Guardate qui:

 

♠ AT9

♥ AQ3

♦ 32

♣ K8642

 

-

J874

KJ9754

♣ QT9

♠ J732

♥ KT95

♦ T6

♣ 753

 

♠ KQ8654

♥ 62

♦ AQ8

♣ AJ

 

Sud gioca lo slam a picche e se attaccate con il 4♥ (4ª carta), al giocante, grazie al 6 della mano, basta stare basso al morto per portarsi a casa lo slam, perché deve entrare per forza Est che non ha un ritorno vincente.

Iniziate con il 7♥ (3ª carta) e il giocante che non può più stare basso dal morto, finirà down.

Ancora:

 

T7

986

AQ54

AK94

 

♠ A9832

♥ T754

♦ 63

♣ J6

Q54

A32

987

♣ T853

 

♠ KJ6

♥ KQJ

♦ KJT2

♣ Q72

 

Sud gioca 3SA e, se Ovest inizia con il 3♠ (4ª carta) il giocante fa doppia retta, mentre, se Ovest attacca con l'8♠ (3ª carta), Sud la doppia retta se la sogna.

In argomento vedi pure Regola dell'11 e Regola del 15.

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