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Agonistica e Dilettantismo

Smazzata  446

Competition and amateurism

Deal  446

Questa smazzata si è verificata ad Adelaide in una edizione dei campionati giovanili a squadre australiani, ed ha messo in evidenza come per le new entry non sia facile gestire situazioni complesse.

Supponetevi seduti in Ovest a questo punto della licita:

Sud Ovest Nord Est
1 P 2 P
P ?    

Il salto di Nord è un salto debole che mostra sei carte di picche e 0/6PO.

Al posto di Ovest, con le seguenti carte prendereste una qualche iniziativa ?

 AK43

 QJ5

 T94
 874

L'apertore ha mostrato di non poter aspirare a nessun contratto di manche nemmeno se il suo partner avesse il massimo dei 6PO, ma questo non desta stupore perché viste le vostre picche, per Sud ne rimangono ben poche.

Gli avversari potrebbero avere in linea una ventina di PO, ma potrebbero averne anche meno ed in tal caso il mini barrage di Nord avrebbe prodotto il suo bravo effetto.

Se fate un po' di conti e vi sforzate di immaginare le carte di Est, non faticherete a leggere nella sua mano un singolo o un doppio a picche e almeno una decina di PO; allora, perché non si è fatto vivo?

Se avete fiducia nel vostro partner, il motivo è che non ha ravvisato le circostanze per farlo a ragion veduta.

Est si trova in posizione libera e se interveniva nell'agone obbligandovi al livello di tre, doveva avere un motivo ben valido per farlo.

Con una mano sbilanciata si sarebbe sentito cautelato e non avrebbe avuto troppi problemi, mentre, con una mano all'incirca bilanciata, avrebbe avuto i suoi bravi problemi.

In queste situazioni, non è male valutare quanto tempo il carrello ha impiegato per tornare dalla vostra parte; Nord non ci deve aver messo molto a decidere per il suo salto e se l'attesa è stata lunga, potete scommettere che a stare in ambasce è stato il vostro dirimpettaio.

Questo suggerimento può apparire poco etico ma io ritengo che non sia così, perché non siete responsabili se un giocatore rinuncia al diritto di pensare una trentina di secondi prima di deporre qualsiasi cartellino sul tavolo.

La verità è che fin da quando i sipari ancora non esistevano, questa disputa sulla liceità del tempo disponibile per fare una licita non ha trovato una soluzione soddisfacente. 

Nelle gare di scacchi, si mette una clessidra elettronica sul tavolo che scandisce per ogni mossa il tempo minimo e massimo a disposizione di ogni giocatore con due bip di diversa tonalità.  Nel bridge si potrebbe forse fare lo stesso obbligando il passo al suono del secondo bip.

Ma il bridge è un gioco a coppie e la dinamica della gara è fondamentalmente diversa da quella degli scacchi, inoltre, più che negli scacchi, molti gareggiano per il puro piacere di incontrarsi sfidando la sorte.

Forse, una soluzione potrebbe essere ravvisata nel dividere le gare in due settori: agonistiche e amatoriali.

Nelle prime dovrebbe vigere il regolamento federale e chi vuole parteciparvi avrebbe il sacrosanto dovere di studiarselo e di attenersi scrupolosamente alle sue disposizioni.

Nelle seconde, non dovrebbero esserci troppe regole perché non si può pretendere che giocatori amatoriali prendano, in breve tempo, decisioni che sarebbero impegnative anche per giocatori professionisti,  né si può inibire la partecipazione a chi è principiante e ha bisogno di parecchio tempo già per mettere a posto le carte e contare i PO.

Entro limiti ragionevoli e commisurati alle esigenze della gara, ognuno dovrebbe poter pensare quanto crede senza presunzione di illecito e i giocatori abbastanza esperti (sarebbe la loro categoria a classificarli tali) potrebbero partecipare solo rinunciando ai premi di classifica (magari decurtando il club organizzatore dalla loro quota di iscrizione la parte dedicata ai premi) nonché all'attribuzione di punti FIGB e rinunciando al diritto a poter invocare decisioni arbitrali di nessun tipo.

Però, alla fin fine, mi rendo conto di non avere pieno titolo per intervenire in questa complessa materia e, allora, torniamo a noi.

Credo che il fatto di essere in prima, obblighi Ovest ad una riapertura che, con le sue carte, non può essere altro che un rischioso 2SA.

Il resto per Est sarebbe piuttosto facile:

Sud Ovest Nord Est
1 P 2 P
P 2SA P 4

Ma questa mia scelta potrebbe essere alimentata dal senno del poi; vediamo come sono andate le cose nella realtà di Adelaide.

In una sala, Paul Gosney in Est ha contrato e Nabil Edgtton, dopo lunga pensata ha trasformato.

Nell'altra, Avi Kanetkar in Ovest ha ottimisticamente dichiarato 3 e Terry Brown ha ovviamente rialzato a manche.

Questo era l'intero campo:

Board 15

 QJT952

Dealer  N

 74

 J3
 T63
 AK43

 8

 QJ5

 AK986
 T94  A86
 874  QJ92

EO in 1ª

 76  

 T32

 KQ752
 AK5

E, mentre Matt Mullamphy in Nord ha facilmente mantenuto il suo 2!, Avi Kanektar, non so bene come, sull'attacco di Re di quadri finì  due down in una manche imperdibile.

Inesperienza giovanile, appunto.

Questa smazzata, che ha il suo par fissato in +420 per EO, con i suoi 16 atout consente 18 prese (10 a cuori per EO e 8 a picche per NS).

See above diagram.

In Australia there a national championship in each of the first seven months every year. Over the first weekend of may 2010, the focus is on Adelaide, when the primary event is the Autumn National Open Teams.

There are nine qualifying rounds, followed by a final for the two leading teams.

Take from 56 board of final.

Open room:

South

(Klinger)

West

(Edgtton N.)

North

(Mullamphy)

East

(Gosney)

1 P 2* X
fine      

* weak = 0/6PH and six spades

East led A♥ and switched to Q♣, taken by the Ace.

7♠ went to the Ace, and the defence cashed another heart.

North ruffed the third heart and led Q♠.

He lost two spades, two hearts and a diamond for +670.

Closed room:

South

(Whibley)

West

(Brown)

North

(Howard)

East

(Kanetkar)

1 P 2* 3
P 4 fine  

* weak = 0/6PH and six spades

Lead K♦.

Declarer finished two down for -100, and Klinger team gained 11 IMPs, but the champion of Autumn will be Howard team.

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