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L'esperto sfortunato

Smazzata  347

Il grande campione francese Bertrand Romanet dipingeva mirabilmente il tipico "esperto sfortunato" con queste parole:

"un bravo ragazzo, innamorato del bridge come di un'amante infedele, serio, pieno di teoria, addirittura un erudito capace di discutere saggiamente dopo… ma, terribilmente incerto e falloso quando è sul fronte"

Sedetevi in Sud in un importante duplicato e, al suo posto, affrontate questa semplice manche a SA su attacco di 5♣:

 QT32
 K43
 QT43
 A6

 AKJ
 AQ8
 KJ2
 T983

Quale carta avete chiamato dal morto?

La gioia e il tormento del bridge stanno proprio nel fatto che non esistono regole fisse.

Le regole indicano un comportamento che è valido nella maggior parte dei casi e, per questo, in mancanza di meglio, sono certamente da seguire; ma, non c'è niente che potrà mettere costantemente al sicuro l'esperto sfortunato al di fuori del miglioramento della sua capacità di analisi. Ognuna delle innumerevoli situazioni che si presentano ogni giorno, devono essere analizzate con cura al fine di riconoscere il problema sotteso e saper  scegliere la manovra più adeguata al conseguimento del proprio obiettivo di momento.

Con le carte date, l'esperto sfortunato starà basso dal morto al fine di sezionare le comunicazioni interne al colore della linea nemica.

Ma, nella specifica realtà del caso in esame, stare bassi serve solo a compromettere la propria manche!

Questo particolare contesto di gioco può essere così sinteticamente descritto con assoluta chiarezza:

            - ci sono 8 prese di gioco assolutamente sicure

            - la nona può essere facilmente ricavata dalle quadri mediante un affrancamento onori (facendo saltare l'Asso)

            -  non potendo evitare di perdere l'Asso di quadri, bisogna evitare di perdere più di tre prese a fiori

Inquadrata la situazione generale, il problema si sposta sul  come non perdere più di tre prese di fiori e, di conseguenza, l'analisi di dettaglio va estesa a questo colore.

Se i resti delle fiori sono divisi 4-3, il problema non esiste.

Se i resti del colore sono divisi 5-2, non è ragionevole pensare che Ovest possa aver attaccato di 5♣ avendo tutti e tre gli Onori mancanti all'appello, quindi è più che logico attribuire al dirimpettaio almeno uno di questi Onori, che per ipotesi sarà secondo o secco (nel caso della 6- 1).

Se l'onore di Est è secco, crollerà sotto l'Asso del morto e la combinazione residua in Sud resterà a guardia del colore non consentendo ad Ovest (anche se è in possesso dell'Asso di quadri), di riscuotere più di due fiori.

Se l'onore di Est è secondo, chiamando l'Asso dal morto, avrete bloccato le comunicazioni interne al colore di fiori!

Provate la manovra sul campo di battaglia completo per rendervene meglio conto:

Board 12

 QT32

Dealer O

 K43
 QT43
 A6
 765

 984
 J72  T965
 A9  8765
 KJ752  Q4

NS in 2ª

 AKJ

Attacco = 5

 AQ8
 KJ2
 T983

Est non può difendersi perché, se scarta il suo onore sotto l'Asso mantiene aperte le comunicazioni con il partner ma consente a Sud di fare una doppia tenuta; se liscia l'Asso, quando il suo partner (o lui stesso, se fosse lui ad averlo) entrerà in presa con l'Asso di quadri, le fiori saranno inestricabilmente bloccate.

Questa smazzata è tratta da un bell'articolo che Guido Barbone pubblicò oltre trent'anni fa e testimonia come a quel tempo, al contrario di quanto avviene per la licita che ancor oggi è in continua evoluzione, il gioco della carta avesse già calato la maggior parte dei suoi veli.

Le smazzate di misfit, di solito, conviene giocarle a SA, ma tanto per contraddire ogni regola fissa, quella qui presa in esame ha un par di +650 per NS perché giocando con atout picche nella 4-3, si fanno comodamente 11 prese!

Con i suoi 14 atout, questa smazzata a dispetto del misfit consente la bellezza di 16 prese (11 a picche per NS e 5 a fiori per EO).

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