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AutoBridge

 

 Nel lontano 1937 il mondo del Bridge anticipò l'idea dei programmi al computer attraverso la pubblicazione a cura della Editrice Giochi SA di Milano di un ingegnoso sistema per allenarsi nel

 gioco.

 Una tavola con 52 finestre mobili per la visualizzazione delle carte e con un'altra ventina per quella della Licita era in grado di alloggiare un foglio dove era stata stampata una Smazzata con un tema di gioco ben preciso.

 Scoprendo le finestre ad una a d una si poteva prendere visione della Licita e poi della corretta progressione del gioco dalla carta di attacco fino a quella conclusiva.

 Il funzionamento era presso a poco il seguente.

 Il Giocante infilava il foglio nella tavola dopo aver scoperto le sole finestrelle della sua Mano e dopo aver fatto scorrere le finestre della Licita per controllare se le sue scelte coincidevano man mano, con quelle suggerite dal foglio di gioco.

 Poi il giocante scopriva la prima casella dell'Attaccante prendendo visione della carta di Attacco e le 13 caselle del Morto, quindi decideva la carta da passare al Morto e ne chiudeva la rispettiva finestra, coprendo la carta prescelta e scoprendo il numero progressivo della presa che era stampato sul foglio sotto la carta giocata.

Se quel numero era 1, voleva dire che la prima mossa era stata fatta correttamente e si passava a scoprire la casella in basso della mano del compagno dell'Attaccante, per poi decidere che carta da passare della propria mano e verificare, chiudendo la rispettiva casella, se sotto di essa era prestampato il numero 1.

 In questo modo si procedeva fino alla 13ª presa e, in caso di errore, estraendo il foglio di gioco si poteva prendere visione del perché della Licita e delle manovre di Gioco.

 I fogli di gioco potevano essere comprati a pacchetti ed il primo pacchetto di fogli era accluso alla scatola dell'Autobridge.

 Nella foto a sinistra in alto potete prendere visione della tavola e in quella a destra di alcuni fogli di gioco.

 Nella foto in basso a sinistra potete prendere visione di un curiosissimo testo del 1960 di Giuseppe Passantino, oggi praticamente introvabile, nel quale l'autore pubblicava il suo Sistema Triangolare per i tipi della Tipografia Maceratese.

 

(il materiale per le foto è stato gentilmente messo a disposizione dalla giocatrice Carla Tolu)

 

 

  Sezione Cenni Storici